Come funziona la delega di pagamento dal punto di vista dell’azienda: tutti gli obblighi previsti

Come funziona la delega di pagamento dal punto di vista dell’azienda: tutti gli obblighi previsti

21 Ottobre 2021 Off Di admin

Il prestito con doppio quinto, chiamato anche prestito con delega, è una soluzione di finanziamento riservata principalmente ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati. Di solito, vengono concessi solamente a coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. La durata del contratto è abbastanza lunga. Sono concessi anche a chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato.

È un finanziamento che è molto simile a quello della cessione del quinto, soprattutto per quanto riguarda il meccanismo di rimborso che avviene attraverso delle trattenute dirette delle rate mensili in busta paga oppure sulla pensione del richiedente. Vediamo nel dettaglio quali sono le principali caratteristiche del prestito con delega, analizzandolo soprattutto dal punto di vista dell’azienda.

Prestito con delega: cosa sono e come funzionano

Il funzionamento del prestito con delega è molto simile a quello della cessione del quinto. nella cessione del quinto, il lavoratore accetta di cedere una quota del proprio stipendio liberamente, mentre nel prestito con delega è l’azienda che decide di concedere due quinti dello stipendio che viene messo nelle mani del lavoratore dipendente. Se nella cessione del quinto tradizionale l’azienda ha quindi una posizione di tipo passivo, nel doppio quinto, ovvero nella delega di pagamento, è l’azienda che decide se accettare il prestito oppure no. È molto importante infatti in questo caso che sia l’azienda a dare il via libera alla banca o alla finanziaria erogante per effettuare una trattenuta del 40%, ovvero di due quinti dello stipendio del suo lavoratore dipendente. Se nel caso della cessione del quinto il datore di lavoro è obbligato ad accettarla, nel caso della delega di pagamento il datore di lavoro può anche scegliere di non consentirla.

Quali documenti deve presentare l’azienda?

Nella delega di pagamento, è il lavoratore dipendente che invia e compila la propria richiesta di finanziamento ad una banca o ad una società finanziaria. Quando però si passa alla fase di istruttoria, è l’azienda che deve fornire tutti i documenti necessari per poter approvare il prestito con doppio punto. Tra questi documenti troviamo il proprio certificato di stipendio, una documentazione relativa alla propria vendita e la tipologia di contratto di lavoro del lavoratore dipendente.

L’azienda è chiamata anche a offrire un documento che autorizza la cessione del doppio quinto del proprio stipendio, a discrezione totale della banca o della finanziaria erogante. Inoltre, possono essere richiesti anche degli ulteriori documenti che sono necessari per poter approvare la domanda di prestito in modo definitivo. Di solito, sono necessarie le ultime due buste paga del lavoratore dipendente e i documenti personali del richiedente per poterla portare a termine.

A cosa serve il consenso del datore di lavoro

Il datore di lavoro ha un ruolo molto importante nella delega di pagamento, ovvero nella concessione del prestito con doppio quinto. In base alla normativa attualmente vigente, un datore di lavoro o un’azienda ha la possibilità di rifiutarsi, a sua completa discrezione. Nella concessione di un prestito con doppio quinto, il datore di lavoro per il proprio dipendente può decidere se dare un esito positivo alla richiesta di finanziamento avanzata dai suoi lavoratori dipendenti.

È il datore di lavoro stesso che, su delega del soggetto interessato, può decidere quindi di annullare la richiesta dandone comunicazione alla banca o alla finanziaria di riferimento. Per poter erogare un prestito con delega è necessario disporre quindi del consenso del datore di lavoro. Solo lui sarà in grado di rilasciare un’autorizzazione formale all’istituto finanziario di riferimento oppure direttamente al lavoratore dipendente.

Tieni presente che il prestito con delega è riservato principalmente ai lavoratori dipendenti in ambito pubblico e del settore privato. Nel caso dei dipendenti pubblici e statali non occorre soddisfare dei particolari requisiti. Al contrario, nel caso in cui i richiedenti fossero dipendenti privati devono soddisfare degli obblighi ben precisi in base alla tipologia di azienda presso la quale lavorano. L’impresa deve avere un numero di dipendenti superiore a 15 o 20 a seconda dei casi ed avere una tra le ragioni sociali Coop, Spa e Srl. Puoi approfondire quanto trattato sul sito iprestiticondelega.it.